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La teoria Yin Yang, il compimento del Taiji (6-2007)

Mutua dipendenza di inflessibile e morbido (6-2007)

All’inizio (c'è) il pensiero alla fine (c’è) il non pensiero (6-2007)

Il Famoso Maestro Han QiChang

Le cinque forze del Meihuazhuang

Le funzioni del Meihuazhuang


[PDF] Percuotere attraverso la manica (5-2006)

Lo studio del wushu 'tradizionale' (2-2007)

Il gruppo e il Meihuaquan

Il Maestro di Meihuaquan

Il Maestro è anche padre

Discussione sulle origini del Meihuazhuang (11-2006)

Significati e funzioni dei termini Wushu e Gong Fu

Classificazione degli stili di Wushu

Il Maestro

Meihuaquan – Meihua ch’uan – Pugilato del Fiore di Prugno
Pubblicato sul sito www.kuoshu.net
 
(per chi avesse difficoltà a trovarlo)

 

 

 

 


 

 
 


"Yin Yang zhi li, Taiji zhi gong”

La teoria Yin Yang, il compimento del Taiji

 Traduzione e note in Italiano a cura della Meihuaquan Italia

 Il Meihuazhuang [1] (MHZ) è una scuola di arti marziali dinamica e poco conosciuta che è stata fortemente influenzata dal pensiero tradizionale Cinese. Il MHZ ha, infatti, incorporato teorie Buddiste, Taoiste,  e Confuciane ed utilizza l’essenza della teoria del “Libro dei Cambiamenti” (Zhouyi [2]).
Lo stile ha preso forma sviluppando un suo metodo originale, le tecniche del quale, racchiudono chiaramente  la dottrina tradizionale dello
Yin [3] e dello Yang [4].
In un testo segreto del MHZ (
Meiquan mi pu [5] ) è scritto: “Quanfa ben yinyang zhi li, taiji zhi gong” (le basi del metodo di combattimento – quanfa [6] - si trovano nella teoria dello Yin  e dello Yang e nel compimento del Taiji [7]).
Nelle sue conversazioni, il Signor
Yan [8] spesso fornisce particolari su come le tecniche marziali dello stile si conformano alla teoria dei cambiamenti dello Yin e dello Yang e come i discepoli del Meihuazhuang devono arrivare all’abilità del Taiji.

La teoria Yin-Yang si riflette nelle seguenti affermazioni:

1: le tecniche del MHZ sono infuse sia di Yin che di Yang e possiedono i cambiamenti dello Yin e dello Yang.

2: i cambiamenti dello Yin e dello Yang sono utilizzati seguendo principi precisi.

Il Jiazi [9] (telaio), il Bafang (bu) [10] (passi nelle otto direzioni) ed il Chengquan [11] (pugilato dei cambiamenti) del MHZ contengono dinamico e statico, alto e basso, in avanti e indietro, aperto/esteso e chiuso/contratto, attacco e difesa, in aumento e in calo. Dovunque possono essere visti Yin e Yang. Senza immobilità è moto e senza moto è immobilità: dinamico (moto) e statico (immobilità) sono mutuamente interdipendenti. I cambiamenti tra Yin e Yang sono basati sul mutamento da Yin a Yang e sul mutamento da Yang a Yin.

Mentre l’autunno e l’inverno seguono la primavera e l’estate, la primavera e l’estate si fondono di nuovo dentro l’autunno e l’inverno (questa è un’eterna rinascita senza fine). I mutamenti dello Yin e dello Yang sono in armonia con la natura e permettono un’enorme abbondanza e varietà di tecniche nel metodo di combattimento.

Il compimento del Taiji (Taiji zhi gong) è un tipo di abilità che si raggiunge per mezzo di una lunga pratica del Wugong [12]. Il signor Yan molte volte ha basato i suoi discorsi sul digramma del Taiji.

  Diagramma del Taiji: 太極圖 Taijitu. Una rappresentazione del cosmo creata dal filosofo confuciano Zhou Dunyi.
 

Sebbene le spiegazioni, durante tali discussioni, siano di facile intuizione, la profondità del significato è più complessa da assimilare.

Il diagramma del Taiji è una delle più semplici e tuttavia profonde teorie che guidano la pratica del Wugong. Nelle tecniche marziali del Meihuazhuang ci sono molti movimenti in cui le due mani tracciano traiettorie circolari. Se esaminati con cura, si può vedere che questi movimenti circolari sono quelli del diagramma del Taiji. Molti esempi di tali movimenti possono essere individuati nel Jiazi. Quali sono allora le complessità contenute all’interno del diagramma del Taiji?

Esamineremo le quattro principali caratteristiche.

Il diagramma del Taiji è composto di Yin e Yang in parti uguali e perciò è bilanciato. Questa è la prima caratteristica definita del diagramma del Taiji. Nell’Yijing [13] (classico dei mutamenti) è scritto:  “Yin Yang bu ce zhi wei shen”. Troppo Yin e poco Yang risulteranno in predominante natura Yin; troppo Yang e poco Yin risulteranno in predominante natura Yang.  In queste condizioni, i cambiamenti che avvengono tra Yin e Yang, sono monotoni e mancano di qualità. Tuttavia se  Yin e Yang sono in equilibrio,   allora diventerà impossibile determinare se il cambiamento di Yin-Yang sarà Yin o Yang e questa condizione possiederà sia la massima imprevedibilità, che il più grande potenziale di trasformazione. 

All’interno di queste tecniche, del metodo di combattimento, le mani possono essere in alto o in basso, il piede avanti o dietro, il corpo dritto oppure inclinato. Lo Yin e lo Yang devono essere bilanciati in questo modo, prima che i movimenti possano diventare stabili e solidi, di varietà infinita ed eseguiti con apparente soprannaturale abilità; altrimenti, i movimenti saranno traballanti, instabili e perfino goffi e il Qi [14] non fluirà naturalmente nel Dantian [15].

Se non si può restare stabilmente in una posizione come può addirittura parlare di cambiamenti tra di esse?

  丹田Dantian: area del corpo che può generare e immagazzinare il Qi.
In questa rappresentazione della circolazione energetica nel corpo umano, in basso a destra possiamo notare che una freccia indica la posizione del Dantian.

Il diagramma del Taiji è composto di due “pesci” semicircolari di cui uno rappresenta lo Yin e l’altro lo Yang. All’interno dello Yang, o del pesce nero, Yin è un “occhio” del colore opposto, che rappresenta la natura opposta. Questa è la seconda caratteristica definita del diagramma del Taiji. Yin e Yang si mescolano l’uno nell’altro, come ognuna delle quattro stagioni si mescola nella successiva; come la più calda delle stagioni sarà costellata da giornate fredde, così nel mezzo della stagione più fredda vi saranno molti giorni caldi. Ciò segue la legge naturale: anche il metodo di combattimento segue questa legge. Alto è Yang, mentre basso è Yin; il dorso della mano è Yang, mentre il palmo è Yin. Se il braccio è sollevato in alto, con il palmo che guarda avanti, questa è una condizione dove Yang contiene Yin. Al contrario, se il braccio è al fianco, con il dorso che guarda avanti, questa è la condizione dove Yin contiene Yang. Questo è il caso, nel complesso dei movimenti di apertura del Jiazi, (wushitou [16]) con la tecnica “zhaixing fuhu shi [17]. Il braccio più basso è al fianco, una posizione Yin, ma la mano è flessa “premendo la tigre”

 

con il dorso della mano (Yang) che guarda verso l’alto (Yang). Altri movimenti contengono innumerevoli esempi dove lo Yin e lo Yang si mescolano l’uno nell’altro.

La terza caratteristica del diagramma del Taiji è, nel contempo, una legge che governa i cambiamenti di Yin e di Yang. Lo Yang lentamente e ininterrottamente  si fonde nello Yin; nello stesso modo, lo Yin lentamente si fonde nello Yang. I cambiamenti tra Yin e Yang seguono un processo definito. Essi non devono bruscamente mutare da uno all’altro. All’interno del metodo di combattimento, sia la forma del corpo sia il Qixue [18] dovrebbero “muoversi come un grande fiume, come un onda che fluisce in un’altra” (dong zhi si jianghe, xing zhi si bolang [19]). I movimenti dovrebbero essere eseguiti omogeneamente, senza che si producano interruzioni nella continuità ed esibendo una condizione di semplicità e calma naturale.

Se durante la pratica i movimenti sono tremolanti o rigidi, il Qixue sarà bloccato e il risultato dell’allenamento avrà un effetto negativo.

La quarta caratteristica del Taiji è che la sua apparenza esterna è circolare e gli occhi all’interno dei pesci Yin/Yang sono altresì circolari. Un cerchio è il più appropriato per rappresentare il Taiji, perché il volume di un cerchio è il più piccolo, mentre l’area della superficie esposta è la più grande e anche la coesione interna è la più grande. Il cerchio contiene il più grande potenziale per il cambiamento ed il movimento. Prendiamo ad esempio il Jiazi: se esaminato su un singolo piano, la disposizione dei piedi nel passo camminato (xing bu [20]) forma un tracciato circolare. Se esaminiamo il Jiazi nella sua interezza, è ovvio che il Jiazi può essere ripetuto in maniera ciclica; dopo il completamento di una serie, si può procedere a una seconda o una terza serie.

Per quanto la struttura del diagramma Taiji sia semplice, i significati contenuti sono profondamente complessi.
Esaminando la sua forma esterna, non c’è parte superiore né inferiore, né sinistra né destra, non c’è inizio né fine, non c’è una posizione definita dei suoi limiti circolari. Ciò esemplifica la condizione di “insieme come un'unica entità” (
hunyuanyiqi [21]).
Esaminando il diagramma Taiji nella sua forma interna, si può vedere che Yin e Yang sono divisi equamente e che le mutazioni tra i due seguono regole definite. Il metodo di combattimento del Meihuazhuang segue i medesimi principi.

Un non praticante vedrà che i movimenti sono molto rotondi, pieni e ben coordinati, naturali e omogenei, vari e imprevedibili. In combattimento, l’avversario sarà sopraffatto dai colpi, impossibilitato a difendersi. I calci e le percosse saranno imprevedibili. Perciò nel Meihuazhuang non ci sono sequenze di tecniche di mano o di gamba, uno deve “sentire la forza” dell’avversario “usando la forza” ( jian jin shi jin), “adattarsi ed adeguarsi alla situazione” ( sui shi jiu bu), e approfittare di ogni opportunità di attacco, quando possibile.
Yin
e Yang devono congiungersi omogeneamente, i movimenti devono essere ben coordinati e non confusi.

 Il metodo di combattimento del Meihuazhuang è in sintonia con la teoria Yin Yang ed esemplifica i mutamenti tra Yin e Yang. Il compimento del Taiji allora può essere sviluppato allenandosi sotto la guida dei principi della teoria Yin Yang. Ogni praticante di Meihuazhuang deve comprendere la teoria Yin Yang e sforzarsi di sviluppare l’abilità del Taiji.

 Articolo in cinese di Ren Junmin [22], Shandong [23] Jinan [24] 1992

Traduzione in inglese di Raymond Ambrosi [25]

 


 

[1]梅花樁Meihuazhuang: pali del fiore di prugno. In questo caso si riferisce allo stile anche conosciuto come 梅花拳Meihuaquan.

[2]周易Zhouyi: altro nome del 易經“Yijing”.  Scritto durante la Dinastia Zhou (1122-249 A.C.), è diviso in due parti: Yijing o I Ching ed Yichuan. (vedi anche nota 13)

[3]Yin: pricipio negativo, passivo, freddo o femminile. Dovrebbe essere tradotto più coerentemente, in italiano, con “la Yin”.

[4]Yang: principio positivo e maschile.

[5]梅拳密谱Meiquan mi pu: letteralmente “spartito segreto del Meiquan”. Meiquan è una abbreviazione ed un sinonimo di Meihuaquan, nome che viene utilizzato più comunemente lo stile che nell’articolo è chiamato Meihuazhuang. Ambrosi traduce “Meiquan mi pu” con “the Meihuazhuang secret text” senza indicare con le virgolette che si tratta di un titolo oppure inducendoci a pensare che sia l’unico libro segreto del Meihuaquan, in realtà ne esistono svariati. La frase poi che è citata di seguito (Quanfa ben yinyang zhi li, taiji zhi gong) è probabilmente quella che cita anche Yan Zijie nel testo 中國梅花樁文武大法Zhongguo meihuazhuang wen wu dafa”, con qualche piccola differenza: 五势之变化本阴阳之理、太极之功,动之则分,静之则合,随屈就伸,一气贯串,刚柔相济,步随身换,气随意发,蓄劲如开弓,发劲似射箭,知宽知窄,随高就低。Wushi zhi bianhua ze ben yin yang zhi li, taiji zhi gong, ….” cioè “la regola dei cambiamenti delle cinque posture ha origine nella logica dello Yin e dello Yang, nel compimento del Taiji, ….”

[6]拳法Quanfa: è stato tradotto con “metodo di combattimento” perché riferito al metodo del Meihuazhuang, però in alcuni dizionari viene tradotto con “Pugilato Cinese”, quindi sinonimo di 武術Wushu, 武義Wuyi, ecc. in senso generico.

[7]太極Taiji: principio supremo.

[8] Il Signor Yan: è riferito al Professor 燕子杰Yan Zijie, maestro 17° generazione di Meihuaquan, suocero di Ren Junmin.

[9]架子Jiazi: struttura o telaio. E’ utilizzato da numerose scuole di pugilato cinesi per definire l’esercizio di base, che è praticato per apprendere le movenze dello stile.

[10]八方Bafang: otto direzioni, in questo caso è una abbreviazione di Bafangbu (passi nelle otto direzioni, ovvero in tutte le direzioni), un metodo di spostamento tipico del Meihuazhuang.

[11]成拳Chengquan: pugilato della trasformazione, esercizio di combattimento prestabilito in coppia che segue le direzioni del Jiazi.

[12]武功Wugong: abilità marziale o compimento marziale. Anche riferito alle pratiche ed alle tecniche che conducono allo sviluppo di questa abilità. E’ anche utilizzato come sinonimo di arti marziali.

 

[13]易經yijing” il “Classico dei Mutamenti” che noi conosciamo come “I Ching” attraverso la romanizzazione Wade-Gilles. E' un testo per la divinazione le cui origini risalgono alla dinastia Zhou ( per questo è anche conosciuto come Zhouyi). Il libro utilizza un codice simbolico per spiegare i modelli di mutamento del cosmo. Il codice consiste di linee intere (Yang) e linee spezzate (Yin), che possono essere utilizzate per spiegare come i modelli di mutamento incidono sugli affari terrestri. Combinando le linee intere con quelle spezzate in tutte le possibili combinazioni, si producono gli Otto Trigrammi (Bagua). Essi simboleggiano gli otto fenomeni naturali: il cielo (qian), la terra (kun), tuono (zhen), vento (xun), i fiumi (kan), il fuoco (li), le montagne (gen) ed i laghi (dui) . Questi simboli si ricombinano andando a formare 64 esagrammi. A livello elementare, si dice che la teoria del Bagua è un sistema di percepire ed interpretare i modelli (incluse sequenze, posizioni e direzioni). Ciò è utilizzato nella pratica del Meihuazhuang per armonizzare la pratica con il lavoro della natura.

陰陽不測之謂神Yin Yang bu ce zhi wei shen: letteralmente è traducibile con “Yin e Yang sono insondabili sentimenti da dire”

[14]Qi: energia vitale

[15]丹田Dantian: campo del cinabro (il cinabro è un materiale a base di mercurio, elemento base degli alchimisti cinesi) Inteso come luogo ove avvengono le trasformazioni della materia e dell’energia. (vedi anche diagramma)

[16]五勢頭Wushitou: testa, è la parte iniziale del Jiazi, dal primo movimento all’inizio della prima linea.

[17]摘星 虎勢 zhaixing fuhu shi: figura del prendere le stelle e premere la tigre.

[18]氣血Qixue: letteralmente significa “Qi e sangue”. Nella medicina tradizionale cinese il Qi ed il sangue dipendono l'un l'altro, perchè  il Qi è responsabile dell'esistenza del sangue ed il sangue nutre gli organi che creano e regolano il Qi. Negli scritti del Meihuazhuang, qixue significa flusso portatore di vita del Qi interiore dentro al corpo. La pratica che aiuta a migliorare il fluire del Qi migliora anche il fluire del sangue. 

[19]動似江河行似波浪dong zhi si jianghe, xing zhi si bolang: letteralmente “muoversi come il grande fiume, spostarsi come l’onda”. Yan Zijie nel testo 中國梅花樁文武大法Zhongguo meihuazhuang wen wu dafa” afferma: “在練功時,要一動似江,川流不息,氣不間斷;河行似波浪,有起有伏  Zai liangong shi, yao yi dong si Jianghe, chuan liu bu xi, qi bu jianduan; xing zhi si bolang, you qi you fu.” “C’è un tempo degli esercizi ginnici, che obbliga a muoversi come il Grande Fiume, in un flusso continuo, in cui il Qi non è interrotto; ci si sposta come l’onda, alzandosi ed abbassandosi.” Questa è l’idea del ritmo che seguono i movimenti nel Meihuaquan, anch’esso soggetto al processo Yin Yang.

[20]行步Xingbu: passo camminato, camminate. Nel Jiazi consiste di tre metodi: 擺法Baifa (metodo per oscillare) 撤法Chefa (metodo per ritirarsi) 紮法Zhafa (metodo per introdursi).

[21]渾元一氣Hunyuanyiqi: in un dizionario da lui compilato, Ambrosi traduce un po’ diversamente questa frase, cioè “coming toghether as one” che è stato tradotto “diventare insieme un unità”. Ed egli spiega meglio: “diventare insieme un unità” per formare una coesione completa per portare insieme il corpo, lo Shen (spirito) ed il Qi a formare un entità inseparabile. Questa è la finalità ultima dell'allenamento che avviene attraverso i tre processi generali: quando il corpo fisico ed il Qi formano un entità (Xing qi heyi), seguito dalla condizione in cui lo Shen ed il Qi formano un entità (Shen qi heyi) e quando infine l'arte, il fisico, il Qi e lo Shen formano un entità conosciuta come "jing qi shen yiti" (Jing, Qi e Shen sono un tutt’uno). Questo è hunyuanyiqi. “Letteralmente il fango originale è lo stesso Qi”.

[22] Ren Junmin:  firma l’articolo originale in cinese, allievo e genero del Professor Yan Zijie.

[23]山東Shandong: provincia del nord-est della Cina.

[24]濟南Jinan: capitale amministrativa della provincia dello Shandong.

[25] Raymond Ambrosi: allievo canadese del Professor Yan Zijie, è uno dei fondatori della I.M.O., Interantional Meihuazhuang Organization.


 

Note Storiche
 

Il Mei Hua Quan (pugilato del fiore di prugno) è un’antichissima scuola di Wu Shu (arte marziale) tipica delle province del Nord della Cina (Hebei, Shandong, Henan) a tuttoggi diffusa quasi esclusivamente nelle campagne e praticata da circa due milioni di contadini, sia uomini sia donne.

La sua origine storica è anteriore alla dinastia HAN (202 a.c., 220 d.c.) come afferma un antico testo dell’epoca intitolato TONG TIAN JUAN (rotolo eccezionalmente elevato) che introduce al WU GONG LIAN FA (metodo di addestramento al lavoro marziale) tipico della scuola.

Grazie a centoventi generazioni di praticanti che si trasmisero, segretamente nelle campagne, di padre in figlio la tecnica e la teoria del Fiore di Prugno, questa scuola è giunta intatta fino ai nostri giorni, attraverso una storia movimentata e complessa: infatti, ricerche storiche condotte nel 1990 da professori della Shandong Daxue (università dello Shandong) di Jinan, hanno dimostrato chiaramente come, dal 14° secolo, la scuola del Fiore di Prugno sia stata soggetto di sospettoso controllo da parte dell’autorità imperiale cinese e da questa ripetutamente soppressa o messa al bando.

Causa prima di tali persecuzioni fu il WEN LI (istruzione teorica alla verità) tipico della scuola e nettamente in contrasto con la rigida visione sociale e morale di stampo confuciano della classe dirigente; infatti, la teoria del Fiore di Prugno incarna l’essenza della millenaria cultura cinese e ne riflette lo spirito profondo:

tramite una sintesi di dottrine quali il Buddismo, il Taoismo, il Confucianesimo e di opere quali YI JING (Libro classico delle mutazioni) e SUN ZI BING FA (Arte della Guerra di Sun Zi) pervenne ad una sorta di sincretismo filosofico ed operativo che permetteva all’adepto di poter continuamente negare e infinitamente trasformare se stesso, al fine di ottenere una libertà illimitata ed un’emancipazione totale dalla contingenza dello stato umano e sociale.

Conseguenza pratica delle persecuzioni imperiali fu l’astuto occultamento del WEN LI, del WU GONG, nonché le attività sociali di mutuo soccorso fra contadini, sotto forma di società segreta, i cui membri e discepoli non potevano esser noti all’autorità.

Nel corso della dinastia MING (1368 – 1644 d.c.) e QING (1644 – 1911 d.c.) questa società segreta, sotto nomi differenti, fu promotrice di numerose rivolte contadine antigovernative, delle quali l’ultima (e più famosa in occidente) fu la cosiddetta rivolta dei Boxers (1898 – 1901) il cui fallimento inasprì la persecuzione e costrinse la scuola nel totale silenzio; e tale silenzio si è protratto attraverso le due guerre mondiali fino alla proibizione da parte del regime comunista, al potere in Cina dal 1949, della pubblica pratica del Pugilato del Fiore di Prugno.

Soltanto dal 1987 il regime ha rotto tale divieto, riabilitando la funzione storica della scuola del Fiore di Prugno intesa come antica forma di lotta rivoluzionaria al capitalismo ed al colonialismo occidentale.

Non ci si deve quindi meravigliare della varietà di nomi utilizzati nelle varie epoche, frangenti storici e distretti geografici, per indicare la scuola del Fiore di Prugno; la seguente tabella offre un breve elenco:

MEI HUA QUAN

Pugilato del Fiore di Prugno

Deriva dal MEI HUA TU (diagramma del Fiore di Prugno) che rappresenta un fiore di susino a cinque petali contenente il Tai Ji Tu (diagramma del Polo Supremo) e contornato dal BA GUA TU (diagramma degli Otto Trigrammi)

MEI HUA ZHUANG

Pali del Fiore di Prugno

Anticamente quest’arte marziale veniva praticata esclusivamente camminando su di un centinaio di pali di legno alti più di due metri ed infissi nel terreno

MEI HUA JIE QUAN

Pugilato scattante del Fiore di Prugno

Termine utilizzato nella provincia dello Shandong durante la dinastia Qing

WU SHI
MEI HUA ZHUANG

Pali del Fiore di Prugno dalle cinque figure

L’ideogramma SHI è traducibile sia come “forza, potere” sia come “gesto, figura”; queste cinque forze-figure corrispondono ai petali del fiore ed alla  teoria dei Cinque Elementi

HUA QUAN

Pugilato del Fiore

Termine usato nelle province dello JIANGSU e del ZHEIJIANG, a partire dal 17° secolo

GAN ZHI WU SHI
MEI HUA ZHUANG

Pali del Fiore di Prugno dalle cinque figure con rami e tronco

I Rami ed il Tronco indicano le direzioni spaziali sulle quali vengono allenate le cinque figure

FU ZI QUAN

Pugilato del padre e del figlio

Deriva dalla trasmissione segreta all’interno delle famiglie patriarcali contadine

LUO DI GAN ZHI WU SHI
MEI HUA ZHUANG

Pali del fiore di Prugno dalle cinque figure con rami e tronco caduti al suolo

Utilizzato in epoche recenti (tarda epoca Qing) quando, per motivi pratici, l’allenamento di quest’arte marziale discese dai pali al suolo

BA GUA JIAO

Scuola degli Otto Trigrammi

FENG KESHAN, promotore della rivolta antimancese del 1814 e maestro del Fiore di Prugno, utilizzò questo termine per motivi politici

SI MEN QUAN

Pugilato delle quattro porte

Nella provincia dello Yunnan viene così chiamato dalle minoranze etniche DAI, JINGPO, MIAO, ACHANG che praticano il Fiore di Prugno

YI HE QUAN

Pugilato della Giustizia e della Pace

Termine utilizzato dalla YI HE TUAN (Società della giustizia e della Pace) di cui ZHAO SANDUO che era maestro del Fiore di Prugno, fu uno dei capi nonché principale promotore della rivolta dei Boxers

"Le cinque forze del Mei Hua Zhuang e la teoria dei cinque elementi" di Enrico Lazzerini e Luca Bizzi
 


La genealogia del Meihuaquan 梅花拳家谱


 

Prefazione
Per poter affrontare l’argomento della genealogia del Meihuaquan bisogna inevitabilmente distinguere tra leggenda e notizie storiche documentabili. All’interno della scuola, infatti, si tramanda che il fondatore dello stile fu un maestro vissuto, migliaia di anni or sono, nei pressi del Kunlun Shan ed essendo questa l’unica informazione pervenuta fino ad oggi, gli viene attribuito un titolo onorifico che ne sostituisce il nome: Yun Pan (云盘) Laozu. Da Yun Pan in poi ci sarebbero state almeno 100 generazioni di insegnanti ad ognuno dei quali è stato dato un nome poetico immaginario. Nel 1588 Zhang Sansheng (张三省), una persona che viveva nel nord del Jiangsu, apprese questo stile da Sou Yuan Laozu (收元老租)(anche questo un nome immaginario). A Zhang Sansheng è attribuito il merito di aver iniziato ad insegnare pubblicamente lo stile, ed è il primo insegnante di Meihuaquan di cui esista menzione storica. Questi dati sono emersi dai  Quanpu (拳譜) che il Maestro Yan Zijie (燕子杰) che ad oggi insegna e diffonde Meihuazhuang a Jinan nello Shandong  ed il Professor Lu Yao, insegnante della facoltà di Storia della Shandong Daxue (Università dello Shandong) hanno potuto consultare. Nei suddetti documenti si troverebbe l’elenco delle 100 generazioni antecedenti e di quelle successive al 1588. Anche il numero 100 attribuito alle generazioni precedenti Sou Yuan Laozu ha un significato puramente simbolico, non essendoci notizie precise a proposito di questo periodo. Da Sou Yuan Laozu si ricomincia il conteggio, designandolo come prima generazione di un nuovo ciclo. A volte, tuttavia, i Quanpu, ovvero i documenti storici e gli scritti che menzionano lo stile,  non sono omogenei tra loro. Si potrebbe azzardare un analisi dei possibili motivi:

1)    la diffusione dello stile fu rapida e su un territorio vastissimo
2)    è possibile che in determinati villaggi, per motivi di prestigio, si sia preferito dare più risalto ad un Maestro piuttosto che ad un altro.
3)    è possibile che un Maestro abbia adottato delle varianti nuove ed inserito nuovi esercizi.
4)    alcuni maestri hanno avuto più di un insegnante ed a volte di generazioni diverse.
5)    la trasmissione della storia e della teoria dello stile non sempre hanno potuto essere complete.
6)    Vista la grande segretezza con cui è stato trasmesso lo stile, si può supporre che all’esterno siano trapelate solo notizie parziali.  

Possiamo citare alcuni esempi che suffragano le considerazioni sopra riportate, ad esempio: Yang Bing (杨柄) che in alcuni lignaggi appare come Maestro di 5a generazione, è a volte considerato il fondatore dello stile. Feng Keshan (冯克善), famoso capo rivoluzionario della “setta degli otto trigrammi” (Baguajiao) che operò tra la fine del 18°secolo e l’inizio del 19°, fu allievo di Tang Henlao, ma studiò anche con Wang Xiang (di Jining) e con un altro insegnante dello Shanxi. Tang Henlao e Wang Xiang erano due insegnanti di Meihuaquan, del terzo non si sa che stile praticasse. Han Qichang (韩其昌), famoso insegnante di Meihuaquan di 16a generazione tra i cui allievi annovera anche il sopraccitato Yan Zijie, iniziò la sua preparazione con Yin Mochi () e poi imparò delle tecniche Zhao Yinglian (赵英廉).


Introduzione
Il Meihuaquan è uno stile assai diffuso e con diverse ramificazioni che è possibile far risalire ad una medesima origine. Generalmente i praticanti di ogni ramificazione fanno riferimento alla propria pratica con il termine generico di Meihuaquan (Pugilato del Fiore di Prugno), però nel corso delle nostre ricerche, ci siamo imbattuti in numerosi articoli e testimonianze che hanno portato alla luce l’utilizzo di nomi differenti. Quindi per poter identificare meglio le varie branche di questo stile abbiamo utilizzato i nomi che li caratterizzano: Ganzhi Wushi Meihuazhuang Dajia, Ganzhi Wushi Meihuazhuang Xiaojia, Luodi Meihuaquan, Wuzi Meihuaquan, ecc.
Le genealogie…..


Ganzhi Wushi Meihuazhuang Xiaojia e Dajia
“Ganzhi Wushi Meihuazhuang Xiaojia” è il nome del sottostile praticato dai Maestri Wang Zhizhong, Yan Zijie e Han Jianzhong e da molti altri che hanno seguito gli insegnamenti di Han Qichang a Pechino.
Il nome può essere reso più lungo:
“Ganzhi” infatti è una abbreviazione di Tiangan Dizhi (Steli Celesti e Rami Terrestri) e fa riferimento all’evoluzione della teoria Bagua, quindi possiamo trovare il nome “Tiangan Dizhi Wushi Meihuazhuang Xiaojia”. Se poi consideriamo che a partire dall’epoca Qing la pratica si è spostata dai pali al terreno (Luodi) , possiamo trovare il nome “Luodi Tiangan Dizhi Wushi Meihuazhuang Xiaojia” .
Generalmente il nome viene abbreviato in “Meihuazhuang”, nome che sottolinea la pratica originariamente sui pali (Zhuang).
Xiaojia (Piccola Struttura o Piccolo Telaio) si riferisce al fatto che un maestro di 8° generazione, Zhang Congfu, ha creato una nuova ramificazione a partire dal Ganzhi Wushi Meihuazhuang. Da quel momento i praticanti di Xiaojia per differenziarsi hanno iniziato a chiamare la pratica precedente (che ha continuato ad esistere parallelamente) con il nome di “Ganzhi Wushi Meihuazhuang Dajia”, “Meihuazhuang Dajia” o più semplicemente “Dajia” (Grande Struttura o Grande Telaio).

Han Qichang / Yan Zijie (XiaoJia)
Han Qichang (da articoli) (Xiaojia)

Han Qichang (da meihuaquan.net)

Zhao Sanduo (Dajia)

Yang Bing (Dajia)


Baijiazhi Meihuaquan
Questo è lo stile portato in Italia dal maestro Chang Dsu Yao e tuttora praticato a Taiwan.
Sempre più fonti confermano che il Baijiazhi è il Ganzhi Wushi Meihuazhuang Dajia.
Il nome Baijiazhi (Ramo della Famiglia Bai) è dovuto al fatto che il maestro Bai Jindou (nona generazione) ha avuto il merito di trasmettere lo stile nell’area di Caozhou, provenendo dall’Hebei.
A proposito di questo maestro esistono informazioni discordanti: si dice che fosse un monaco Shaolin, oppure che fosse una figura carismatica che raccolse attorno a se i praticanti di varie branche di Meihuaquan già presenti nell’area di Caozhou, oppure che egli riunificò le pratiche di Ganzhi Wushi Meihuazhuang, Luodi Meihuaquan e Zhongxin Meihuaquan (probabile sia un altro nome del Wuzi Meihuaquan) in una sola, utilizzando i differenti modi di emettere il Qi.
Quale che sia la verità storica, Bai Jindou è considerato il maestro più rappresentativo da moltissimi praticanti di Meihuaquan, tanto che le prime informazioni giunte in Occidente lo accreditano come fondatore del Meihuaquan stesso.


Zhang Zuyao (Chang Dsu Yao) in Peixian

Wang Shouyi / Lu Jianmin

Yang Shiwen

Zhang Wuchen (Chang Wuchen) /Zhang Zuyao (Chang Dsu Yao)


Luodi Meihuaquan
Questo nome può essere utilizzato come nome generico che racchiude tutte le branche del Meihuaquan, ciò perché (come già detto) in epoca Qing la pratica è passata dalla sommità dei pali al terreno.
Noi l’utilizziamo come nome di una ramificazione dello stile per due motivi:
1) l’abbiamo trovato con questa accezione in numerosi documenti in Cinese;
2) questo nome è utilizzato a Peixian dalla scuola di Li Zhengting.


Li Zhengting

Wuzi Meihuaquan
Questo ramo prende il nome dal proprio fondatore leggendario Sun Wuzi (Sun T’zu) il famoso autore dell’arte della guerra. Per il maestro Yan Zijie egli fu realmente un insegnante di Meihuaquan. Da notare la assonanza di “Fuziquan” (Pugilato Padre e Figlio, nome antico del Meihuaquan) con “Wuzi”.

Altri nomi che secondo noi vengono utilizzati per questo stile sono “Chuanxin Meihuaquan” e “Zhongxin Meihuaquan”. Abbiamo trovato anche “Sun Wuzi Meihuaquan”.

Kou Yunxin

 


PICCOLA ANTOLOGIA DEL MEIHUAQUAN

 

TITOLO ITALIANO INGLESE O FRANCESE
1) da “TUTTLE DICTIONARY OF THE MARTIAL ARTS”

Mei Hua Quan (Mandarino), Muih Fa Kyuhn (Cantonese) [lit Stile] (lett. pugno del Fiore di Prugno) uno stile settentrionale che enfatizza l'addestramento delle posizioni su una serie di ceppi o pali piantati nel terreno sul modello di un fiore di prugno.

Mei Hua Quan (M), Muih Fa Kyuhn(C) [STYLE] (lit. Plum Flower Fist) a northern style that emphasizes the training of footwork patterns on a series of stumps or posts buried into the ground in the pattern of a plum flower.

Mei Hua Zhuang (M), Muih Fa Jong(C), Mui Fa jeong [di uso comune] (Lett.Ceppi del Fiore di Prugno) una serie di ceppi messi in rilievo nel terreno nella forma di un fiore del prugno, usato per l'addestramento della posizione.

Mei Hua Zhuang (M), Muih Fa Jong (C), Mui Fa jeong [Common Usage] (lit. Plum Blossom Stumps) a series of raised stumps placed in the ground in the shape of a plum blossom, used for stance training.

2) da "Storia del Meihuazhuang" del Professor Yan Zijie

In Cina, il più antico scritto (probabilmente datato nel periodo pre-Han) ancora in circolazione che introduce le persone al metodo di addestramento marziale (wugong lianfa) del Meihuazhuang è intitolato Tongtianjuan .

In China, the earliest scripture (probably dating from the pre-Han period) still in circulation introducing people to the martial training methods (wugong lianfa) of Meihuazhuang is entitled Tongtianjuan.

3) da "72 CONSUMMATE ARTS SECRETS OF THE SHAOLIN TEMPLE"

L'Arte dei Pali dei Sette Fiori fu sviluppata dall'antica Arte di Suonare i Sette Tegami-Tamburi. Nelle dinastie degli Han, dei Wei o dei Jin l'Arte di Suonare i Sette Tegami-tamburi era stata un genere artistico alla moda in cui gli attori ballavano su sette tamburi seguendo un ritmo musicale. Dopo la dinastia dei Tang, a causa del miglioramento delle tecniche, si sviluppò dai Tamburi ai Pali. Assieme all’Arte dei Pali del Fiore di Prugno nel Wushu Shaolin (i pali sono sistemati ad Est, Sud, Ovest e Nord e al centro con la forma uguale ad un Fiore di Prugno), c’erano ancora l’Arte dei Pali delle Sette Stelle (la loro sistemazione è uguale a quella dell’Orsa Maggiore), l’Arte dei Pali delle Nove Stelle (la loro sistemazione è piantare un gruppo di tre pali di fronte, a metà e dietro, costituendo nove pali in tutto a formare un quadrato).

Seven Blossom Stakes Arts was developed from the ancient Seven Pan Drums Arts. In the dynasties of Han, Wei or Jin Seven Pan Drums Arts had been a kind of fashionable artistry whereby the actors danced on the seven drums to the sound music. After Tang dynasty, because of the improvement of techniques, it was developed from Drums to Stakes. In addition to the Plum Blossom Stakes Arts in the Shaolin Wushu (the stakes are arranged in the East, South, West and North and the centre with the form just like a Plum Blossom), there are still Seven Stars Stakes Arts (its arrangement is just like that of the Big Dipper), Nine Stars Stakes Arts (its arrangement is to bury a group of three stakes each in the front, middle and back, making nine stakes in all to form a square).

4) da "Karate di Okinawa" di Mark Bishop

Storicamente, 2000 anni fa, dopo anni di miglioramenti e di progressi, il Mei Hua ed il Pa Kua, divennero le pricipali scuole di boxe della Cina.

 
5) da un articolo su Internet

Ricerche storiche dimostrano che il Mei Hua Zhuang era stato tramandato segretamente di padre in figlio per quasi duemila anni fino alla fine della Dinastia Ming. Durante la dinastia Ming, il maestro Zhang Sansheng cominciò a insegnarlo pubblicamente. Per centinaia d' anni il Mei hua Zhuang fu sparso estesamente attraverso le province dell' Hebei,dello Shandong e dell' Henan.

Historical research shows that Mei Hua Zhuang had been secretly handed down from father to son for nearly two thousand years until the end of the Ming Dynasty. During the Ming dynasty Master Zhang Sansheng began to teach it publicly. For hundreds of years Mei Hua Zhuang has spread widely throughout the provinces of Hebei, Shandong and Henan.

6) da “Il Kung Fu” Chang Dzu Yao e Fassi Roberto

Il Mei Hua Ch’uan o “Boxe del Fior di Prugno”, il più morbido degli stili esterni, fu reso popolare da un maestro di nome Pai Chin Tou, vissuto circa quattrocento anni fa, il quale lo avrebbe appreso da un monaco Shaolin.

 
7) da “De Shaolin a Wudang” José Carmona

Secondo un testo conservato nella Città Proibita a Pechino, sotto il regno di Kanxi (1662-1722), una guardia della capitale, Hua Yangbing, originario di Huaxian nell’Henan e specialista del pugilato Meihua, insegnò la sua maestria al suo compatriota Qi Dazhuang.

Selon un texte conservé dans le musée de la Cité Interdite à Pékin, sous le règne de Kanxi (1662-1722), un garde de la capitale, Hua Yangbing, originaire de Huaxian dans l’Henan et spécialiste de la boxe Meihua, enseigna sa maîtrise à son compatriote Qi Dazhuang.

8) da "Boxer Uprising" di Purcell (in Italia si intitola "La Rivolta dei Boxer")

In un primo tempo le organizzazioni si erano dato il nome di I Ho [=Yihequan è il nome cinese dei Boxer], poi l'avevano cambiato con quello di mei hua ch'uan.

 
9) da «Histoire de la Chine Moderne (1840-1919)»

Gli Yihetuan non formarono una società segreta omogenea. Fu sotto questo nome che si raggrupparono man mano delle società ripartite nelle differenti regioni dello Shandong, quali i “Pugni della giustizia e della pace”, i “Pugni dei fiori di prugno”, la “Società dei Grandi Coltelli” e delle altre …

Le Yihotuans ne formaient pas une société secrète homogène. Ce fut sous ce nom que se groupèrent au fur et à mesure des sociétés réparties dans les différentes régions du Chan-Tong, telles que les «Poings de justice et de paix», les «Poings des fleurs des pruniers», la «Société des Grands Couteaux» et d’autres ....

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