L’ALABARDA DEL MEIHUAZHUANG
Meihuazhuang chunqiu da dao
梅 花 桩 春 秋 大 刀
A cura di Giacomo De Angelis



Nelle scuole tradizionali di meihuazhuang si dice: Se ancora non si ha un buon gongfu, non si può imbracciare l’alabarda.
L’alabarda è un’antica arma della tradizione bellica cinese, in base ai luoghi viene chiamata con nomi diversi: Chun qiu dadao, 春秋大刀; Guan dao 关刀; Qing long yan yue dao 青龙偃月刀; Yan yue dao 掩月刀 ecc. Anche se spesso ci sono alcune differenze nella forma che hanno portato alcuni studiosi ad ipotizzare due armi diverse, Chun qiu da dao e Qing long yan yue dao, fondamentalmente sono la stessa cosa. La lunghezza dovrebbe cambiare da persona a persona (la guardia all’altezza delle spalle. In fondo trovate un’immagine dettagliata dell’arma, ma non tenete in considerazione misure e pesi).
Le tecniche dell’alabarda si dice siano state introdotta nel Meihuazhuang dal maestro Zou Hongyi (邹宏义). Come regola fondamentale, l’arma di solito è impugnata a due mani, di cui una è sempre sotto la guardia, questa è una regola fondamentale del maneggio; la forza è sviluppata dalla vita e l’arma non si allontana mai dal corpo.
È la prima e fondamentale arma che si studia nel meihuazhuang, la più pesante (le armi d’allenamento arrivano fino a kg. 20), serve a consolidare ed incrementare la forza che si è sviluppata attraverso l’intelaiatura. Le tecniche fondamentali sono:


    1.     Kan      Spaccare
    2.     Pi         Fendere
    3.     Liao      Sollevare
    4.     Mo        Rasentare
    5.     Dai        Imbracciare
    6.     Zhan     Dividere
    7.     Lan       Deviare
    8.     Na        Premere (in basso)
    9.     Dang     Bloccare
    10.    Yun      Nuvole (volteggi)
    11.   Dao       Battere (colpire con lo stirax)
    12.   Sui        Seguire

La forma si sviluppa, seguendo la teoria dell’intelaiatura (jiazi) del meihuazhuang. I movimenti sono eseguiti lungo la linea centrale (C) e verso i due angoli 4, 3.
La forma si divide in quattro sezioni, la prima lungo la linea centrale è una sorta di inizio-introduzione; la seconda verso l’angolo 4; la terza verso l’angolo 3; la quarta, conclusiva, lungo la linea centrale, quest’ultima parte è divisa in cinque sezioni ed è la più complicata e faticosa. Una volta terminati i primi quattro angoli (più o meno 150 movimenti), di norma si conclude l’esercizio, ma in realtà è solo la prima metà, si dovrebbe invertire il tutto e completare la forma con l’esecuzione di altri quattro angoli (identici). La prima parte è verso nord, la seconda verso sud. Il tempo totale di esecuzione è di circa 15 min.


 4                nord                 3

 1                  C                   2

In alcune scuole dello Hebei e dello Shandong oltre all’eliminazione o aggiunta di alcuni movimenti (a piacere dei maestri), cambiano anche le direzione, la linea centrale rimane invariata ma gli angoli cambiano da 4 e 3 a 1 e 2.



Formula dell'alabarda del meihuazhuang di Wuqiang

L'alabarda del meihuazhuang è come un baluardo;
nei respiri, di fronte è vuota dietro è piena (si riferisce alle mani nella posizione dashi, l’unica in cui ci si ferma);
spaccare su un lato in diagonale, non ha regole fisse,
osserva in alto e in basso, chi impugna l'arma deve essere in guardia;
solo una mano sorregge l'arma che trafigge nella posizione shunshi,
pesante come il Taishan veloce come una freccia.